Tempo di auguri

22 dicembre 2008 lunedì



Un altro Natale si avvicina e un altro anno finisce...
Un augurio di cuore...
Un saluto...ritorno l'anno prossimo. Franci.

Atmosfera

11 dicembre 2008 giovedì






Avevo la sensazione che questo Natale non mi facesse nessun effetto, non sono una vecchia zitella, ma confesso che l'entusiasmo per il Natale è andato un po' perdendosi negli anni. Forse complice l'insieme di riti obbligati che accompagnano questo momento dell'anno in cui la frenesia diventa un attimino estrema e si contrappone a quella che dovrebbe essere un'atmosfera di distesa serenità fatta di clima fiabesco all'ennesima potenza: musichette, neve che cade, slitte, renne, maglioncioni, camini accesi, coperte di pelliccia, profumo di arancia e cannella, sorrisi rilassati, lume di candela, rami d'abete...e invece: traffico, parcheggi inesistenti, clacson isterici, centri commerciali al neon, pioggia, rumore, smog, panorami fittizi... Lo stridente contrasto tra ciò che dovrebbe e ciò che è, mi disturba ogni anno di più . Ecco perchè mi sentivo un po' impermeabile all'atmosfera natalizia, ma ci sono cascata anche quest'anno! E' bastato un pomeriggio di allestimento albero per catapultarmi nel pieno del Natale. Chiusa la porta di casa mia, a parte le renne e la neve, tutto riesce a ricostruire il clima fiabesco che tanto mi piace. Perciò via libera a musichette, maglioncioni, rami d'abete, profumo di biscotti, copertucce calde, cioccolata fumante, camino acceso...e per allestire l'albero altro che centri commerciali: una gita nel bosco a caccia di pigne e bacche e tanti biscotti di frolla fatti dai miei bimbi (ecco, lì tra farina e glassa sparsa ovunque non è stato un gran bel momento).

P.S. Io il regalo di Natale me lo sono già fatto, due libri imperdibili: Merry Christmas di Csaba dalla Zorza e Classici moderni 2 di Donna Hay...

Chocolate chip cookies...biscotti mega cioccolatosi

5 dicembre 2008 venerdì


Li volevo cioccolatosi che più cioccolatosi non si può, li volevo grandi, gonfi e pieni di crepe...li ho trovati, qui dalla bella Nigella e subito è stato amore a prima vista. E' ormai una settimana che giorno sì e giorno no li preparo, ma solo ieri sono riuscita a fermare le avide manucce e le fameliche boccucce dei miei golosastri figlioli e finalmente ho immortalato i biscottoni! Eccoli qui pronti per dire che è tempo di biscotti, è tempo di Natale.
Ingredienti
125g di cioccolato fondente
150g di farina
20 g di cacao
un cucchiaino di bicarbonato
mezzo cucchiaino di sale
125g di burro
75g di zucchero
1 uovo
200g di gocce di cioccolato
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, aggiungere l'uovo e la farina con il bicarbonato e il sale. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde e aggiungerlo al composto, infine mescolare il tutto con le gocce di cioccolato. Far riposare in frigo per mezz'ora. Distribuire il composto con un dosa gelato (soluzione geniale!) su una placca da forno rivestita di carta, infornare a 170° per 15 minuti.



Cookies nocciole e cioccolato

27 novembre 2008 giovedì



E' per me un piacere constatare che il mio piccolo bloggettino mezzo abbandonato continua ad essere visitato e commentato da una dolce schiera di affezionati che trovano nel giretto quotidiano sulle mie pagine momenti di divagazione e piccoli spunti culinari. Per ragioni di varia natura mi dedico poco a rispondere, a commentare i blog dei miei gentili visitatori, a dare onore ai premi...e mi scuso, ma sono comunque attenta e presente e non manco di visitare tutti i blog cui sono affezionata. Desidero fare tutto ciò con calma, senza obblighi e per puro piacere, con quella sorta di velata discrezione che amo e che non fa rumore. Detto questo....oggi il mio blog compie un anno, ci voleva la torta e invece ecco i biscotti! Un abbraccio e un grazie a tutti.
Ingredienti
180g di farina
100g di nocciole tritate
150g di burro fuso
120g di zucchero di canna
1 uovo
100g di gocce di cioccolato
mezza bustina di lievito
Riunire tutti gli ingredienti in una ciotola, lavorarli inizialmente con una forchetta e poi impastarli a mano. Lasciar riposare l'impasto per un'ora. Formare con l'impasto delle palline, distribuirle ben distanziate sulla placca da forno rivestita di carta e infornare a 180° per 15 minuti.

Torta capovolta di ananas

19 novembre 2008 mercoledì



L'ananas doveva diventare una confettura e invece è diventata protagonista di questa torta. Le torte "capovolte" mi piacciono molto, soprattutto da preparare. Quando vengono sfornate e poi rigirate mi danno quella sensazione tipo "torta tortella se vieni fuori bella ecc..."ed ogni volta è una sorpresa e una soddisfazione.
Ingredienti
230g di farina
230g di burro
350g di zucchero
4 uova
1 bustina di lievito
ananas
Sciogliere in un pentolino 150g di zucchero con 50ml di acqua, portare a leggera ebollizione e mescolare fino ad ottenere un caramello dorato. Versare il caramello in una tortiera rivestita di carta forno. Distribuire sopra il caramello l'ananas tagliata a pezzetti. Lavorare il burro con lo zucchero rimasto fino ad ottenere una consistenza morbida. Aggiungere la farina con il lievito alternata alle uova. Versare il composto sopra l'ananas. Infornare a 180° per circa 40 minuti. Una volta cotta capovolgere la torta sopra un piatto.

Torta ciliegie e mandorle

11 novembre 2008 martedì



Non è certo tempo di ciliegie, ma mi è capitato di scorgere su qualche blog che non ricordo dei muffins alla ciliegia. Ho copiato alla veloce su un foglietto per nulla tecnologico la ricetta e ieri mi è ricapitata tra le mani. Lo yogurt alla ciliegia c'era, la marmellata di ciliegie pure e così mi sono data all'opera. Avevo però desiderio di una torta e non di muffins, perciò ho modificato un p0' ingredienti e procedimento e il risultato è stato davvero soddisfacente.
Ingredienti
200g di farina
50g di farina di mandorle
125g di zucchero
150g di yogurt alla ciliegia
2 uova
70ml di olio di semi
mezza bustina di lievito
marmellata di ciliegie
mandorle a scaglie
Montare le uova con lo zucchero finchè il composto risulta chiaro e denso. Aggiungere le farine mescolate al lievito alternandole con lo yogurt, infine aggiungere l'olio. Disporre in una tortiera ricoperta di carta forno (la mia ha un diametro di 22 cm), aggiungere qua e là qualche cucchiaiata di marmellata di ciliegie, mescolare leggermente in modo da inglobare un po', ma non troppo, la marmellata nell'impasto. Ricoprire la superficie con mandorle a scaglie e zucchero. Infornare a 180° per 30/40 minuti.

Piccoli cake all'arancia

3 novembre 2008 lunedì


Fossi un animale sarei senz'altro uno scoiattolino o un ghiretto. Ne ho avuto chiara risposta in questo week end, quando mi sono ritrovata a godermi pienamente l'effetto nido. Venerdì ho trascorso una giornata di pieno letargo. Fuori il tempo era da lupi: pioggia, vento e freddo. Dentro: candele, luci soffuse, pantofole morbide, copertina calduccia, profumo di torta che cuoce in forno, theuccio con biscottini, libri di fiabe, colori e disegni...ecco, ho capito che avrei voluto rimanere così per tutto l'autunno-inverno: in letargo. Proprio come uno scoiattolo, con le sue provviste e il suo nido caldo! Pensa e ripensa, il letargo non è oggettivamente realizzabile, perciò ho pensato che mi accontenterò di qualche flash di simil-letargo sparso qua e là durante l'inverno. L'atmosfera ovattata mi ha pure ispirata in cucina, per cena ho proposto al mio infreddolito marito e ai miei ragazzetti, delle delicate lasagnette di verdure, una saporita quiche ai formaggi e questi piccoli cake glassati. Inutile dire che Guglielmo si è lamentato: voleva i bastoncini Findus!!!!
Ingredienti
180g di farina
180g di zucchero
180g di burro
3 uova
aroma d'arancia
scorzette d'arancia candite
mezza bustina di lievito
per la glassa
2 cucchiai di zucchero a velo
aroma d'arancia
acqua
Lavorare a lungo il burro con lo zucchero fino ad avere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere le uova alternate alla farina a cui avrete aggiunto il lievito. Aggiungere l'aroma e le scorzette d'arancia. Distribuire il composto in 6 piccoli stampini da cake e infornare a 180° per 30 minuti circa. Sfornare e una volta freddi distribuite sulla superficie la glassa. Per preparare la glassa aggiungere allo zucchero a velo l'aroma d'arancia e un cucchiaino d'acqua, mescolare e se necessario aggiungere ancora una piccola quantità d'acqua fino a raggiungere la giusta consistenza. Consumare i cake quando la glassa è asciutta.




Biscotti rustici al cioccolato

21 ottobre 2008 martedì



Sono proprio imprevedibile. L'ultima cosa che avevo in programma di fare stasera era scrivere sul blog. Ho acceso il computer, ho dato un'occhiatina qua e là...e mi sono fermata un'attimo sul mio blog abbandonato, con ste plumcake al limone che da quasi un mese mi ritrovo davanti e che comincia ad essere noioso. Perciò ho deciso, così, all'improvviso, senza pensare troppo, che potevo proporvi questi biscotti la cui foto se ne stava in attesa da un pò. Dolci continuo a farne, ogni giorno, ma non ho voglia di sperimentare, di fotografare e di raccontare. Ho voglia di alzarmi la mattina e fare la solita crostata o i soliti biscotti o la solita torta al cioccolato, è una fase un pò statica e poco aperta alle innovazioni! Vedremo, solitamente l'atmosfera autunnale è per me fonte di nuovi stimoli...per ora mi viene voglia di fare la solita tarte tatin!
Ingredienti
100g di burro
100g di zucchero di canna
150g di farina integrale
40g di farina bianca
50g di fiocchi di cereali
1 cucchiaio di cacao
1 uovo
mezzo cucchiaino di lievito
100g di gocce di cioccolato
Lavorare il burro con lo zucchero. Aggiungere i restanti ingredienti mescolando delicatamente. Rivestire una teglia da forno di carta e distribuire il composto facendo dei mucchietti con un cucchiaino. Cuocere a 180° per 15 minuti circa.

Cake limone e semi di papavero

25 settembre 2008 giovedì



Vi propongo alla veloce la mia ricettina. Alla veloce perchè mi ritrovo con un sacco di cose da fare e mi sto rendendo conto che il mio tempo per il blog è proprio poco. Il blog comincia a pesarmi e mi distoglie da molte attività che mi appassionano di più, che mi fanno sentire più creativa e che ritengo più in sintonia con ciò che sono. Non so se mi prenderò una pausa o se smetterò o se fra qualche giorno mi verrà voglia di raccontare un sacco di cose, ma oggi sono così...alla veloce...
Ingredienti
180g di farina
170g di zucchero
150g di burro
3 uova
il succo di due limoni
la buccia grattugiata di un limone
1 cucchiaio di semi di papavero
mezza bustina di lievito
Lavorare burro e zucchero a crema. Aggiungere le uova alternate alla farina a cui avrete precedentemente aggiunto il lievito. Infine aggiungere il succo di limone, la scorza e i semi di papavero. Cuocere in uno stampo da plumcake a 180° per 40 minuti.

Ricordi

18 settembre 2008 giovedì

Che sia tempo di dimenticare l'estate ormai è stato appurato persino da me che ho la testa molto dura e tendo a non rassegnarmi mai, neppure davanti all'evidenza dei fatti. Però proprio oggi mi sono ritrovata a fare un po' di ordine tra le varie foto di quest'estate e l'affiorare del ricordo è stata la logica conseguenza che ne è derivata. Del resto cosa ci rimane delle esperienze gioiose se non il ricordo conservato nei nostri animi? E allora custodiamo questo ricordo e che possa rallegrare con i caldi colori dell'arcobaleno il grigiore delle buie giornate invernali.




Crostata di pesche

15 settembre 2008 lunedì



Rieccomi a lunedì che, per motivi di varia natura, non è più il mio giorno preferito. E' passata una settimana dal rientro, ma sembrano secoli. Mi sono pienamente abituata ai soliti ritmi e tutto sommato non è così male ritrovare le vecchie abitudini e vivere le piacevoli sensazioni delle prime atmosfere d'autunno. Questo week end sono ritornata al lago, venerdì pomeriggio ho fatto una passeggiata a Salò e devo dire che il lago d'inizio autunno è qualcosa di speciale, ricercato ed emozionante con quella sua pacata aria malinconica. Sabato l'emozione è andata scemando lasciando il posto, fin dal mattino, ad una certa tristezza...pioggia, pioggia e ancora pioggia, fino a sera. Rinchiusa in casa cosa potevo fare? Dolci! Ecco, però essendo una giornata iniziata male, non potevano venirmi dolci peggiori. Ormai ho capito che la riuscita dei miei dolci dipende dall'umore, il mio umore era pessimo e i miei dolci pure. Perciò la sera, a cena dalla mia amica Stefania, mi sono presentata con una sbrisolona super bruciata e con una torta alle nocciole e cioccolato che più asciutta non poteva essere, ma l'imperfezione fa parte della natura umana, va accettata, giustificata e a volte forse ricercata. Ecco allora che domenica mattina ho sfornato questa crostata buonissima che ho "voluto" fotografare in maniera imperfetta, perchè la perfezione, se non capita, spaventa , confonde e rende antipatici.
Ingredienti
250g di farina
150g di burro
100g di zucchero
1 tuorlo
confettura di pesche
pesche
Preparare la frolla mescolando nel robot farina, zucchero e burro. Aggiungere il tuorlo e se non lega aggiungere un goccio di acqua fredda. Lasciar riposare l'impasto in frigo per un'oretta. Stendere la pasta, rivestire una tortiera, riempire con la confettura e disporre in superficie le fettine di pesche tagliate sottili. Cuocere a 180° per 40 minuti. Togliere dal forno e spolverare di zucchero a velo.

Torta capovolta di fichi

8 settembre 2008 lunedì



Ce l'ho fatta! L'ho dovuto fare per forza! Ho tentato di mettere la testa sotto la sabbia, di sfuggire alla realtà, di trovare scappatoie di ogni genere...ma ho dovuto cedere alla realtà, alle responsabilità, agli obblighi. Perciò eccomi qua, alla vecchia vita di tutti i giorni: sveglia alle 6 e 30, colazione (in relax, ma veramente assonnata), bimbi reticenti, cartelle, occhio all'orologio, corse, ritardo già dal primo giorno! Tutto ricomincia, le dinamiche sono le medesime, i buoni propositi sono i soliti. La beffa vuole che sia pure una bellissima giornata di sole, frizzantina e limpida, ma è meglio non pensarci, non mettere il dito nella piaga e con energia dedicarsi ai doveri. Prima di salutare il mio amato lago, trovandomi con un esubero di fichi (meritata ricompensa del lavoro agreste dei miei figli), ho preparato questa torta che mi accompagnerà, con la sua dolce presenza, in questo passaggio dal sogno alla realtà.
Ingredienti
250g di zucchero
125g di burro morbido
2 uova
125g di farina
75 ml di panna
1 cucchiaino di lievito
vaniglia
Mescolare 150g di zucchero con 60g di burro in un pentolino e lasciar cuocere fino a caramellare. Togliere dal fuoco e versare in uno stampo tondo di 23 cm di diametro ben imburrato. Disporre sopra il caramello i fichi sbucciati e tagliati a metà. Con un frullino sbattere in una ciotola il burro e lo zucchero rimanenti fino ad avere un composto soffice. Aggiungere le uova alternate alla farina a cui avrete aggiunto lievito e vaniglia. Infine aggiungere la panna, versare con un cucchiaio il composto sopra i fichi, infornare a 170° per 40 minuti circa. Una volta cotta lasciar riposare qualche minuto e capovolgere su un piatto.

Con calma

1 settembre 2008 lunedì


Con calma. Forse è ora di ricominciare, ma con calma. Con i colori pacati di un’estate che sta per finire, ma che non sento il desiderio di lasciare. Le foglie dei castagni là, in fondo, sulla collina, iniziano ad ingiallire, le sere si fanno più lunghe e fresche e sugli alberi maturano gli affascinanti frutti di fine estate. Non è malinconia, ma è forse rimpianto per qualcosa di bello che finisce: l’estate. L’autunno è la stagione che forse rispecchia di più il mio modo di essere, ma le allegre giornate estive non sono sempre facili da dimenticare. Sono ancora al lago, per ora ancora rifiuto l’idea di ritornare a casa, ma è inutile che io scappi…la scuola è in agguato, non esiste possibilità di evitarla! I miei figli non hanno alcun desiderio di ricominciare e la loro mamma neppure, mi consola il fatto che non sarà un problema svegliarli la mattina perché ormai hanno consolidato l’abitudine di alzarsi al canto del gallo, non in senso metaforico, ma veramente al canto del gallo! Qui, vicino a casa, c’è un bellissimo orto con conigli, galline e quant’altro. I miei figli hanno instaurato una simpatica amicizia con la contadina proprietaria e ogni mattina alle 7 e trenta partono da casa per iniziare il “duro lavoro” nei campi. E’ questa un’abitudine che mi piace molto, hanno imparato molte cose, si divertono ed hanno l’opportunità di conoscere ed amare la natura. Inoltre non ritornano mai a mani vuote, questa mattina una piacevole “natura morta” di transizione tra estate e autunno. A presto, con calma.

Chiuso per ferie!

4 agosto 2008 lunedì



Agosto, non è tempo d’altro se non di vacanza. Vacanza da tutto. Anche dal blog. Perciò miei cari mi immergo ancora più intensamente nel pieno relax, la mia cucina chiude e rimango in attesa di inviti...a pranzo, a cena ed anche a merenda! Ci rivediamo a settembre, ricaricati e con nuovo entusiasmo!

Biscottini alla lavanda

28 luglio 2008 lunedì


Tempo fa in Provenza, acquistai una marmellata di arance e lavanda, il suo sapore effetto saponetta non mi aveva entusiasmata, ecco perchè non mi ha mai molto catturata l'idea di abbinare la lavanda al cibo. L'altro giorno però ho scovato la ricetta di questi biscottini e il tarlo della lavanda ha cominciato a girarmi in testa, pensa e ripensa, ho deciso di farmi una passeggiata campestre-lacustre dalla quale sono rincasata con un profumato mazzo di lavanda in fiore, profumata, rilassante e cromaticamente perfetta...ho preso la mia decisione: sarebbe entrata a far parte del mio delicato biscottino. Il risultato mi ha entusiasmata, l'effetto saponetta assolutamente scongiurato e i biscottini tra un assaggio e l'altro sono spariti in un attimo. Il giorno dopo li ho rifatti e donati alla mia dolce cuginetta che non mi abbandona (quasi) mai e se li merita più di chiunque altro! Bacio Miki.
Ingredienti
250g di farina
1 uovo
100g di zucchero
120g di burro
fiori freschi di lavanda
Lavorare l'uovo con lo zucchero fino a raggiungere un composto soffice e spumoso. Aggiungere la farina e lavorare, aggiungere la lavanda e infine il burro freddo a pezzetti. Io come al solito faccio tutto con il mio robot. Porre l'impasto in frigo per mezz'ora. Tirare ad un'altezza di 2 centimetri e formare i biscottini, disporli su una teglia rivestita di carta forno, spolverare di zucchero e infornare a 180° per circa 20 minuti.

Ancora estate

lunedì 21 luglio 2008



Nonostante la mia cucina lacustre sia davvero molto carina e ben attrezzata capita che, essendo in vacanza, mi ritrovi molto più spesso a chiacchierare e gironzolare che a cucinare. Del resto l’estate è da godere all’aria aperta, fa bene al fisico e alla mente, perciò niente sensi di colpa! Oggi nessuna ricetta, ma la sorpresa di svelarmi un pochino...una fotografia al tramonto: sono io con i miei bimbi (peccato che il mio Gugli che è bellissimo si veda poco!). A seguire questo scritto, come al solito alla ricerca della felicità.
Grazie cara Anna, questo è un piccolo dono per te.

E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegna a vent'anni quando, come gladiatori, si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...La felicità non è quella che affannosamente si insegna credendo che l'amore sia tutto o niente...non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto"e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole e preziose...e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi.
E impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane.
E impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore.
E impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere nel cassetto e nel cuore sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bambino è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'è qualcosa di amorevole, felice, anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

Torta con albicocche fresche

martedì 15 luglio 2008


Che giornate meravigliose e spensierate. La leggerezza di vivere la quotidianità senza impegni e obblighi, sta diventando una pericolosa abitudine. Il desiderio di pace e quiete è ormai pienamente realizzato, a parte il famoso e dolce quesito posto dai miei bimbi urlanti a cui tanto auspicavo: “Mammaaa posso fare il bagnooo?”, che ormai è diventato un fastidioso incubo a tutte le ore del giorno! Incalzato dal secondo tormentone estivo, questa volta urlato da me: “Bambiniiiii, i compitiiiii!!”, al quale segue un fuggi fuggi generale! Pazienza, tanta pazienza. Ecco a parte questi piccoli "spazientimenti", tutto fila liscio e tranquillo in un’estate che a quanto pare, sia io sia chi mi sta intorno, non riusciremo a dimenticare facilmente! Dolce di oggi: torta con albicocche fresche. Ricetta di Bill Granger, buona fresca e assolutamente estiva.
Ingredienti
140g di farina
50g di zucchero
1 uovo
3 cucchiai di latte
85g di burro fuso
vaniglia
albicocche fresche
2 cucchiaini di lievito in polvere
copertura
40g di farina bianca
35g di zucchero
35g di burro freddo
Unire i una ciotola farina, zucchero, vaniglia e lievito. Unire l’uovo leggermente sbattuto, il burro fuso e il latte. Mescolare fino ad avere un composto uniforme. Trasferire in una tortiera rivestita di carta forno. Tagliare a metà le albicocche, privarle del nocciolo e disporle sull’impasto con la parte tagliata rivolta verso l’alto. Premerle leggermente. Per fare la copertura sbriciolare con le dita gli ingredienti fino ad ottenere un impasto che somigli a grosse briciole e spargerlo in modo uniforme sulla torta. Infornare a 180° per 30/40 minuti, fino a quando risulterà dorata.

Muffins al limone

lunedì 7 luglio 2008



Mi dispiace essere piuttosto latitante e non molto sollecita nella mia presenza sul blog e nelle visite ai blog preferiti, ma come ho spiegato nei commenti il mio collegamento internet vacanziero è un po’ ballerino, decisamente stressante e davvero imprevedibile. Si disconnette di continuo procurandomi un irritante nervosismo, cosa di cui non ho assolutamente bisogno! Cerco di placare la mia irritazione godendomi il panorama, i suoni della natura che mi circonda, i colori di una vegetazione che incanta e la compagnia di persone speciali (grazie Miki, grazie Stefi). Non da ultimo mi dedico ai dolci e dopo la piscina accolgo i miei bimbi e i loro amici con le ormai solite merendine rigeneranti con relativo cestino, annessi e connessi. Oggi muffins al limone (limoni del Garda, naturalmente), ricetta che prevede il latticello che qui sul lago ho finalmente trovato e non vedevo l’ora di utilizzare!
Ingredienti
300g di farina
3 cucchiaini di lievito
125g di zucchero
la scorza grattugiata di due limoni
185ml di latticello
2 uova leggermente sbattute
110g di burro fuso
Setacciare la farina, il lievito e lo zucchero in una grande ciotola, incorporare la scorza di limone e fare una fontana al centro. In una ciotola unire il latticello e le uova, versare nella fontana e amalgamare gli ingredienti senza lavorare troppo, l’impasto deve risultare grumoso. Distribuire il composto negli stampini da muffins ricoperti con dei pirottini di carta. Cuocere a 200° per 15/20 minuti.




Confettura di albicocche e timo

1 luglio 2008 martedì



Ho la piacevole sensazione di essere riuscita a catturare un poco d’estate, chiuderla in un vasetto con i suoi sapori e i suoi colori, per poi riassaporarla in pieno quando sarà inverno e nel grigiore di fredde giornate cittadine riscoprire sensazioni ed emozioni estive. Sono certa che quest’inverno l’apertura di questi vasetti sarà accompagnata da un sereno sorriso al pensiero delle sensazioni che hanno caratterizzato la fase della loro preparazione, in un week di fine giugno...speciale sì, ma come tanti altri.
Ingredienti
1 kg di albicocche
600/700 g di zucchero
qualche rametto di timo
Lavare le albicocche togliere il nocciolo e tagliarle a pezzetti. Unire le albicocche allo zucchero in una pentola e lasciar riposare per un oretta. Cuocere a fuoco moderato per circa 40 minuti o comunque fino a consistenza ottimale mescolando, aggiungere il timo e invasare. Chiudere i coperchi e capovolgere i vasetti fino a raffreddamento.




Crumble di pesche

26 giugno 2008 giovedì



Inizia la sagra di pesche ed albicocche, del resto è questo il loro momento e non si può resistere alla tentazione di utilizzare questi deliziosi frutti estivi per preparazioni dolci di vario genere. Ecco allora il mio adorato dolce che da crumble di mele si trasforma in crumble di pesche. La versione di mele rimane per me la migliore, ma con le pesche è più fresco ed estivo. Nell’impasto crumble ho aggiunto qualche amaretto che abbinato alle pesche è un classico che gradisco sempre. Appena sfornato non ho resistito e sono ritornata alla solita merenda invernale, con latte caldo e tutto il resto (foto sotto), davanti all’espressione sbigottita ed incredula di mia cugina che non si capacita di come con 30 gradi umidi io possa bermi latte caldo e crumble tiepido! Sono un fenomeno e una testa dura, se mi fisso mi fisso! Questa è la risposta.
Ingredienti
Copertura
120g di farina
80g burro
4 cucchiai di zucchero
4/5 amaretti
Ripieno
pesche
40g di burro
¾ cucchiai di zucchero
Con la punta delle dita o con un robot, sbriciolare farina, zucchero, burro e amaretti fino ad ottenere proprio un composto simile a briciole. Mettere in frigorifero. Nel frattempo sbucciare le pesche e tagliarle a pezzetti. Distribuire i pezzi di pesca in una pirofila da forno spolverare con ¾ cucchiai di zucchero ed aggiungere 40 g di burro a pezzetti. Ricoprire le pesche con le briciole di pasta e infornare a 180° per 1 ora.

Basta poco

21 giugno 2008 sabato



Cari miei, qui si continua a chiacchierare molto e a cucinare poco. Le giornate scorrono in pieno relax, in un mondo fuori dal mondo in cui non ci si deve vestire, in cui le scarpe non esistono più, il trucco è ormai dimenticato e i capelli se ne stanno liberi di essere come sono! Una sorta di piccola liberazione dalle schiavitù quotidiane. Qui si è felici e ci si entusiasma per cose da poco, per me oggi è grande la gioia di aver trovato in libreria il bellissimo libro della foto ed aver notato che (oltre ad essere proprio un bel libro) è anche perfetto sulla mia credenzina lilla, vicino alla teiera lilla e ai bicchierini pastello (di cui uno lilla)! Riesco ancora come una bambina ad entusiasmarmi per cose da poco, ma per me è un gran piacere circondarmi di oggetti che mi piacciono (e che siano in tinta!!). A proposito di gioia e di felicità, ecco questa storiella che ho trovato tra le mail di ieri. Arriva dalla mia amica Chiara, dispensatrice di piccole grandi saggezze ed è un modo per meditare su quanto possiamo fare per gli altri, basta volerlo, basta avere cuore.

"Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno distanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli,l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda,poteva vederla. Con gli occhi della sua mente così come l'uomo alla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per lavarsi e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori di quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. 'Forse, voleva farle coraggio. ' disse.Vi è un'immensa felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. Oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente."

Merenda d'estate

19 giugno 2008 giovedì



Ad ogni stagione la sua merendina. C'è quella confortante dei primi freddi d'autunno, c'è quella rinvigorente dai geli invernali, c'è quella di primavera romantica e speranzosa e c'è quella d'estate fresca e...di poco impegno! Ed eccola qua. Dopo le mie super merende a base di litri di latte e fettazze di torta, l'unica merenduccia accettabile dopo sole e piscina è una fresca macedonia con panna acida al seguito, trito di biscottini e menta a volontà. Non vi sto certo a dare la ricetta della mia macedonia, ma è solo un modo per dire che forse è finalmente estate, per ben sperare, per andare avanti, per essere ottimisti! Mi auguro nei prossimi giorni di essere un pò più attiva in cucina e proporvi qualcosa che sia di maggior interesse, ma del resto vacanza è vacanza...

Chutney di mango

16 giugno 2008 lunedì



L'assolato panorama di cui sotto, mi ha indotto questa mattina a caricare in macchina i miei pargoli forniti di felpe giubbotti e ombrelli e a dirigermi nuovamente verso la mia amata e odiata consueta dimora. Appena sveglia il ticchettio della pioggia unito al melodico tintinnare dei campanacci delle mucche, mi ha dato quella piacevole sensazione di autunno in montagna...piacevole sì, ma in autunno e in montagna!! Non d'estate al lago!! Niente da fare, la prova bikini con annessi e connessi ancora si fa attendere. Mi consolo in cucina, come sempre. La soddisfazione di oggi è la già preannunciata definitiva liberazione dal Principe Carlo. Dopo il lemon curd ho finalmente affrontato l'ostacolo chutney e l'ho brillantemente superato! Bene, il chutney è una composta agrodolce non molto in uso da noi, ma davvero fantastica abbinata a carni e soprattutto a formaggi. Io adoro i formaggi, in particolar modo quei fantastici formaggetti francesi piccini piccini che da noi si trovano a fatica, ma che con miele, marmellatine e chutney sono irresistibili.
Ingredienti
2 manghi
1 cipolla
2 mele
una manciata di uva passa
300g di zucchero
30 cl di aceto di mele
pepe
un cucchiaino di zenzero in polvere
Pulire frutta e cipolle e tagliarle finemente, meglio dare al tutto una tritata nel robot. Porre in una pentola con i restanti ingredienti e lasciar riposare circa un'ora. Portare a bollore e cuocere mescolando per circa 1 ora e mezza e comunque fino al raggiungimento della consistenza ideale. Invasare e consumare dopo 10 giorni. Io lo conservo in frigo, ma mi piace talmente che non dura molto!


Estate

9 giugno 2008 lunedì



E' estate, me lo sento e soprattutto lo voglio intensamente. Ho voglia di sole, caldo, infradito, shorts, abitini svolazzanti, creme abbronzanti, chiacchiere, risate, bambini che urlano: "Mammaaaaaa posso fare il bagno??", ghiaccioli, letture, panorami da sogno, cieli stellati, lune piene in notti silenziose...e un po' di tempo spensierato. Fiduciosa mi auguro che il clima al più presto possa concedere a tutti noi l'estate. In settimana partirò, mi trasferirò per il periodo estivo sul Lago di Garda in un luogo di cui già vi ho parlato e che ha il merito di rigenerarmi fortemente. Purtroppo ancora non ho provveduto ad un collegamento internet da lì, perciò abbandonerò un po' il mio blog, ma ho intenzione di darmi da fare per organizzarmi al più presto.
L'immagine sopra è della scorsa estate ed è uno dei tanti momenti spensierati che vivo lì, sono i miei bimbi che con i cugini si divertono a giocare con la tovaglia del pic nic appena concluso...
In tema di vacanza, di relax, di calma vi voglio riportare questa riflessione sul lusso tratta dal blog Purolino.it. La condivido pienamente è in qualche modo la mia filosofia di vita, fatta di ricercata semplicità, di dettagli, di emozioni. A presto.

"Il lusso è tempo libero.....
Tra la frenesia e l'impegno quotidiano, il tempo tiranno e gli appuntamenti di routine, il lusso è pausa.
Un momento da dedicare a se stessi per gustare un caffè, scambiare qualche parola con una persona amica o concedersi un capriccio per il puro soddisfacimento di un piacere.
Lusso è circondarsi di piccoli piaceri quotidiani da vivere individualmente o da condividere con pochi intimi.
Prendersi cura di se stessi con calma e senza fretta . . .
Un bagno caldo, uno spruzzo di profumo in cui immergersi, ascoltare un cd rilassante e godersi l'intimità della propria casa. Giocare nel letto con i nostri figli senza curarsi del tempo che passa...
Semplici gesti e piccoli dettagli: la
biancheria fresca di bucato, la morbidezza di una spugna che ci avvolge dolcemente dopo una doccia rilassante, un letto accogliente e confortevole dove riposare abbandonando per qualche ora i rituali della quotidianità.
Il piacere della purezza e della semplicità da godere tranquillamente nella sicurezza della propria casa. "

Torta friabile alla confettura di bosco

4 giugno 2008 mercoledì



E' incredibile come, quando i nostri figli iniziano la scuola, ci si senta inevitabilmente catapultati in una realtà di cui si era certi essersi liberati per sempre con il virtuale (o reale) falò di libri che, più o meno tutti noi, abbiamo appiccato al termine della nostra carriera di studi, certi che con la scuola avevamo chiuso per sempre. Ma non è così. Con i figli tutto riprende e le tipiche ed odiose dinamiche scolastiche ricominciano, identiche a come le avevamo lasciate. La scuola non mi è mai piaciuta. Perciò questa è per me ed i miei bambini l'ultima settimana in salita, per poi iniziare la lunga e spensierata discesa estiva! Con la fine della scuola ci libereremo finalmente di orari, forzature e imposizioni, per dedicarci solo a ciò che ci rende sereni e che davvero ci piace. Lo scorso lungo week end lacustre è stato un piccolo assaggio di tutto ciò che fra pochi giorni ci aspetta. Avrei voluto non finisse mai...anche se ho avuto una serie di fallimenti culinari: una treccia brioche che non ha accennato a lievitare e una crostata di pasta brisée troppo friabile che al momento di essere sformata è andata in mille pezzi. Fortunatamente mi sono salvata con questa torta vista da Roxy e subito provata.
Ingredienti
250g di burro
50g di zucchero
2 cucchiai di olio di semi
vaniglia
1 uovo
450g di farina
1 cucchiaino di lievito
marmellata di frutti di bosco
Per la base lavora il burro con lo zucchero fino a che sarà morbido e cremoso. Unisci l'olio, l'uovo e infine la farina con il lievito e la vaniglia, lentamente fino a raggiungere la consistenza di una frolla. Lascia riposare in frigo per almeno un paio d'ore. Rivesti una tortiera di carta forno. Dividi in due il composto e sbriciolane una parte sul fondo della tortiera cercando di ricoprirlo, non schiacciarla. Copri con la marmellata di frutti di bosco. Riprendi la restante parte di pasta e sbriciolala uniformemente sulla marmellata. Inforna a 160° per 75/90 minuti, la torta apparirà ancora pallida ma ben soda. Spolvera con lo zucchero a velo.

Ho fatto il lemon curd!!

29 maggio 2008 giovedì



Anche maggio ormai sta per finire. Maggio è un mese che mi piace molto, è il mese delle rose, dell'inarrestabile risveglio della natura, dei primi assaggi d'estate. Quest'anno non è stato un gran maggio...tra maltempo, nuvoloni e poche rose, sono felice sia quasi finito! Qualcosa di buono anche in questo maggio ingrato, sforzandosi un po', sicuramente lo si può trovare. Ed ecco qui: mi sono liberata del Principe Carlo! Non ho più bisogno del suo lemon curd, perché ho imparato a farmelo da sola. Ci sono delle preparazioni che mi bloccano, ogni volta che mi capita davanti la ricetta, nemmeno la guardo e vado oltre. Una di queste è proprio il lemon curd. Ma ieri mi sono fatta coraggio, ho preso in mano la situazione e l'ho affrontato...e poi mi sono detta: "Ma perché non l'ho fatto prima!" E' troppo facile, davvero elementare. La ricetta è ancora questa, ma invece della fecola ho messo la colla di pesce e prima di invasare ho passato il tutto al colino, semplicissimo. Ora devo farmi coraggio e buttarmi sul chutney, a quel punto il caro Charles può uscire dalla mia vita!
Ingredienti
100ml di succo di limone
la buccia grattugiata di due limoni
150g di zucchero
4 uova
100g di burro
6g di colla di pesce
In una ciotola resistente al calore unire tutti gli ingredienti esclusa la colla di pesce che metterete ad ammollare in acqua fredda. Cuocere a bagnomaria mescolando continuamente finché il composto inizia ad addensarsi (circa 10 minuti). Togliere dal bagnomaria, aggiungere la colla di pesce, filtrare e invasare. Conservare in frigo per circa 10 giorni.

Focaccia [molto] genovese

26 maggio 2008 lunedì



Quando l'ho vista da Sere mi ha subito incuriosita: la dovevo proprio fare, del resto c'era la garanzia di una genovese doc! Ed eccola qua. Finalmente una focaccia seria, ben lievitata, soffice e molto genovese. Questa d'ora in avanti sarà la ricetta della mia focaccia. Peccato che io e Vittoria tra un boccone e l'altro ci siamo senz'altro guadagnate un chiletto, ma ne è valsa la pena. Buona settimana, buon lunedì.
Ingredienti
250g di farina 0
250g di farina manitoba
250g di latte
1 cubetto di lievito di birra
10g di zucchero
10g di sale
50g di olio d'oliva
emulsione 1/3 di acqua 2/3 di olio
fleur de sel
Sciogliere il lievito nel latte tiepido e unirlo agli altri ingredienti. Impastare energicamente per qualche minuto. Far lievitare l'impasto in un luogo tiepido per un'ora. Stendere in una teglia e lasciare riposare per 30 minuti. Bucherellare la superficie con le dita, distribuire l'emulsione di acqua e olio e cospargere abbondantemente di fleur de sel. Lasciare lievitare ancora 30 minuti e infine infornare a 230° per 25 minuti.

Frollini alla carota

22 maggio 2008 giovedì



Quanto adoro la colazione! Insieme alla merenda è il pasto della giornata a cui proprio mi è impossibile rinunciare. La mattina mi piace svegliarmi presto e prendermi la prima mezz'ora del nuovo giorno tutta per me, devo dire che divento un po' irritabile se qualcuno mi capita tra i piedi in questa fase, è un momento tutto mio in cui prendo pian piano coscienza della giornata che mi aspetta, mi piace sfogliare i miei libri di cucina o le mie adorate riviste (Cote sud, Campagne decoration, Country living...) mentre sorseggio il mio latte bollente da uno dei miei mug. Proprio riguardo ai miei mug ho nel tempo notato delle curiose associazioni: se scelgo quello viola (il mio colore preferito) la giornata sarà ricca di sorprese, se scelgo quello cacao la giornata scorrerà liscia ma senza emozioni, se scelgo quello tabacco sarò una giornata molto movimentata nel bene e nel male, il bianco dà una giornata insignificante e il grigio è meglio che lo butti perchè di certo non lo userò più!!! Questa mattina ho scelto il cacao, perciò giornata liscia e senza emozioni, del resto è ciò di cui ho bisogno oggi. Immancabile nelle mie colazioni è il dolcetto di turno. Questa mattina di leccornie ne avevo in abbondanza: fettona di treccia tostata con burro e confettura di fragole, crostata con confettura di fragole (sì, ancora di fragole, del resto ne ho prodotta in quantità industriali) e questi frollini alla carota...è o non è la prima colazione il pasto più importante della giornata? Ecco io l'ho capito e ci dò dentro!!!
Ingredienti
Per circa 50 frollini
250g di farina
150g di burro
100g di zucchero
100g di carote grattugiate
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaino di lievito
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, aggiungere le carote e di seguito la farina con il lievito e lo zenzero. Lavorare fino ad ottenere una palla liscia, lasciar riposare in frigo per due o tre ore.
Stendere la pasta ad uno spessore di circa 5 mm, tagliare i biscotti e disporli su una placca rivestita di carta forno e cuocere a 180° per circa 20 minuti o comunque finché risultano coloriti e ben cotti.




Crostata al lemon curd Duchy Originals

19 maggio 2008 lunedì



Un week end un po' particolare, più simile ad un fine settimana di novembre che di metà maggio. Essendo io effettivamente un po' strana, direi che mi ha fatto pure piacere riassaporare quelle sensazioni domestiche a me tanto care che solo un'atmosfera d'autunno riesce a far respirare fino in fondo. Perciò mi sono rintanata in casa (sprecando "giovinezza" e bellezza, secondo qualcuno) e, nonostante fossi limitata nei movimenti da un piccolo intervento chirurgico, mi sono data alla pazza cucina, mi rilassa e mi distrae, ormai si sa. Ho impastato, tritato, bollito, sfornato, miscelato, invasato, caramellato fino allo sfinimento...sfinita, ma con una parvenza di soddisfazione. Tra le tante cose ho sfornato anche questa torta (foto pessima, causa luce autunnale!) con lo scopo di dare la giusta fine ad un fantastico vasetto di lemon curd Duchy Originals (gli esclusivi prodotti biologici del Principe Carlo) che conservavo tipo reliquia da qualche tempo. Sicuramente era la morte sua, l'aspro del limone abbinato alla dolce croccantezza della frolla ha dato origine ad una torta molto piacevole. In mancanza di lemon curd Duchy si potrebbe provare questo. Buon lunedì.
Ingredienti
250g di farina
100g di zucchero
150g di burro
1 tuorlo
mezzo cucchiaino di lievito
lemon curd
Fare la pasta frolla, aggiungendo un goccio d'acqua se serve, lasciarla riposare in frigo almeno mezz'ora. Stendere due terzi della pasta e foderare una tortiera (diametro 22) imburrata o rivestita di carta. Riempire con il lemon curd e ricoprire con la restante pasta con la quale avrete formato un disco. Sigillare i bordi e infornare nella parte medio bassa del forno per 40 minuti circa. Spolverare di zucchero a velo.

Torta fondente di cioccolato

16 maggio 2008 venerdì



Questo non è un dolce come gli altri. E' un dolce dal fascino irresistibile. Intenso, indimenticabile, dall'aspetto rude ma in realtà dal cuore morbido. Una volta assaggiato non si può più farne a meno è un dolce di cui proprio ci si innamora, entra nel cuore e lì rimane: per sempre in fondo al cuore! E una volta preso il suo posto nel nostro cuore da lì non lo si toglie proprio più...perciò pensateci bene prima di farlo entrare nella vostra vita. Inoltre è anche decisamente calorico con i suoi 3 etti di cioccolato più annessi e connessi. Però se amate il cioccolato questo è il dolce giusto...perciò buttatevi, non ve ne potrete pentire, mai!!
Ingredienti
300g di cioccolato fondente
100g di burro
200g di zucchero
6 uova
un cucchiaio di farina
Fondere il cioccolato con il burro a bagnomaria o nel microonde. Sbattere con le fruste elettriche 2 uova intere e 4 tuorli con lo zucchero. Aggiungere il cioccolato fuso con il burro e amalgamare il tutto, aggiungere il cucchiaio di farina (nella ricetta originale non c'era, ma secondo me ci sta bene), infine incorporare i 4 albumi montati a neve ben ferma. Rivestire di carta forno una tortiera, versarvi il composto e infornare a 180° per 30/40 minuti. La torta rimane morbida all'interno, non cuocetela troppo.
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