Confettura rabarbaro e vaniglia

23 febbraio 2010 martedì




Anni di trepidazione, di frustrante attesa, di sconforto...lo scorgevo tra i blog, lo ritrovavo nei libri di cucina, lo sentivo nominare qua e là, ma il pensiero di entrarne in possesso mi pareva uno di quei sogni irraggiungibili! Ma come tutti i sogni, se non ci si mette d'impegno, rimangono in attesa in un angolo. E' stato facilissimo realizzarlo: l'ho chiesto al fruttivendolo! Chi mai ci aveva pensato? Credevo di dover andare chissà dove per trovarlo! E invece è bastata una semplice domanda: ma tu me lo puoi trovare il rabarbaro? Risposta: ma certo! Incredibile...il giorno dopo avevo il rabarbaro e il mio adorabile fruttivendolo me l'ha pure regalato! Sono ancora frastornata, lo desideravo più di un gioiello prezioso (anzi quasi come!). Giunta a casa con il bene prezioso il dilemma è stato che farne? Crumble? Crostata? Una torta? Cerca qua e là ho optato per una confettura che mi consentisse di mirare e rimirare il mio rabarbaro in vasetto per lungo tempo! Veloce veloce vi do la ricettina della confettura che è sempre la solita, ho ceduto anch'io al fruttapec, rende tutto più rapido ed è una scorciatoia indolore.
P.S. Dopo tanto penare il risultato è una marmellatina gradevole, leggermente acidula...ma nulla di trascendentale, direi che preferisco ancora i lamponi! E' come nella vita: desideri pazzamente ciò che non puoi avere e quando ce l'hai capisci che non era nulla di che!
Ingredienti
rabarbaro pulito 1kg
zucchero 500g
fruttapec 2:1
vaniglia
Pulire il rabarbaro togliendo i filamenti esterni e tagliarlo a pezzetti. Mettere in una pentola con lo zucchero e lasciare macerare per circa 1 ora. Aggiungere la busta di fruttapec e portare a ebollizione, lasciar bollire mescolando per circa mezz'ora (il fruttapec dice 3 minuti, ma a me in 3 minuti rimane tutto ancora molto liquido). A metà cottura aggiungere la vaniglia. Spegnere la fiamma, mescolare un attimo in modo da dissolvere la schiuma e travasare nei vasi puliti, chiudere con il coperchio e capovolgere fino a raffreddamento.


Doveva essere una caprese...

17 febbraio 2010 mercoledì





Convintissima di fare la caprese. In casa c'è tutto: cioccolato, farina di mandorle, uova zucchero e tutti gli altri non mancano mai. Mi metto all'opera...ed ecco che la farina di mandorle è una farina di nocciole, un attimo di titubanza e poi mi butto...non sarà una caprese, ma una piemontese.
Comunque buona da matti!
Ingredienti
200g di zucchero
200g di cioccolato fondente
200g di farina di nocciole (cioè nocciole tritate finemente)
200g di burro
5 uova
Sciogliere a bagnomaria o nel microonde il burro con il cioccolato. Separare i tuorli dagli albumi e montare a neve quest'ultimi. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro e cioccolato fusi sempre mescolando, aggiungere la farina di nocciole e infine incorporare gli albumi montati mescolando delicatamente dal basso verso l'alto. Rivestire una tortiera rotonda (la mia sempre diametro 22) con carta da forno, versare l'impasto e cuocere a 200° per 10 minuti, abbassare poi a 170° per 40 minuti. Raffreddare e cospargere di abbondante zucchero a velo.

Lunch time

9 febbraio 2010 martedì


Certi giorni li "strozzerei" e mi dico che mi sono tirata la zappa sui piedi, ma... Ormai Vittoria è in prima media e Guglielmo in quarta elementare. Qualche anno fa, quando mi sono ritrovata a dover scegliere la scuola elementare in cui iscriverli, ho vissuto momenti di grande incertezza e difficoltà in quanto per me era importante che i bambini pranzassero a casa e avessero i pomeriggi liberi. Nella immediate vicinanze una scuola che proponesse questo orario era una richiesta impossibile. Già gli anni dell'asilo sono stati, per il mio modo di pensare, una forzatura, tutte quelle ore fuori casa per di più per dei bambini molto piccoli. Ho subito in silenzio. Ma per la scuola ero intestardita. L'idea del sabato sonnecchiante mi piaceva eccome, ma quei pranzi alla mensa e quei pomeriggi chiusi in una scuola proprio non mi andavano giù. La mia idea di orario ideale in zona non era contemplata, perciò sono scesa al compromesso di due pomeriggi a scuola con sabato impegnato e purtroppo una scuola logisticamente un po' scomoda, ma la scelta mi soddisfa e quando alle dodici e mezza (per Vittoria l'una) arrivano a casa, i miei figli lanciano le scarpe, si rilassano e si godono un pranzetto come si deve in attesa di un pomeriggio libero da stressanti costrizioni...ce n'è tutto il tempo!

Torta capovolta e caramellosa d'arancia

2 febbraio 2010 martedì

Ho detto più volte che le torte "genere capovolto" sono le mie preferite. Le adoro, mi piace l'insieme frutta-impasto-caramello e devo dire che pur cambiando il tipo di frutta e il genere d'impasto il risultato è sempre golosissimo. Come rinunciare a tali godimenti per il palato? Giusto ieri sera mi sono ritrovata a leggere un libro in cui tristemente veniva accusato lo zucchero come motivo di ogni male...ci credo, lo so, è così, lo zucchero fa male, non fa bene proprio a niente e il burro pure non è amico della salute e della dieta, ma come si può pensare di rinunciare a tali piaceri? Per quanto mi riguarda è impossibile e solo il pensiero mi intristisce. Credo che il segreto sia come sempre il buon senso, il sapersi concedere quella coccola, quel momento di piacere calibrato con il resto dell'alimentazione...non saranno due innocui dolcetti il veleno più temibile, non sarà una torta caramellosa a farci del male! No, no di certo...e poi qui c'è pure la frutta che fa bene!!! Dai che ci siamo convinte!!!
Ingredienti
per l'impasto
100g di zucchero
65g di burro
2 uova
180g di farina
75ml di panna
1 cucchiaino di lievito
1 arancia
per il caramello
150g di zucchero
60g di burro
Per il caramello sciogliere il burro con lo zucchero in un pentolino a fuoco dolce fino a farlo diventare di colore bruno. Versarlo in una tortiera rivestita di carta forno e distribuirlo in modo uniforme sul fondo. Pelare l'arancia al vivo, cioè con un coltellino togliere la buccia e la pellicina bianca. Affettarla sottilmente e distribuire le fette sopra il caramello. Preparare l'impasto lavorando a crema il burro con lo zucchero, aggiungere le uova alternate alla farina con il lievito, infine aggiungere la panna.
Versare l'impasto sulle fette d'arancia e infornare a 170° per circa 40 minuti. Sfornare, capovolgere la torta e togliere delicatamente la carta.
In tante mi chiedete dei quadretti con posate in rilievo. Chi fosse interessata può mandarmi una mail per i dettagli, all'occorrenza posso procurarli e spedirveli.


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