Biscottini alla lavanda

28 luglio 2008 lunedì


Tempo fa in Provenza, acquistai una marmellata di arance e lavanda, il suo sapore effetto saponetta non mi aveva entusiasmata, ecco perchè non mi ha mai molto catturata l'idea di abbinare la lavanda al cibo. L'altro giorno però ho scovato la ricetta di questi biscottini e il tarlo della lavanda ha cominciato a girarmi in testa, pensa e ripensa, ho deciso di farmi una passeggiata campestre-lacustre dalla quale sono rincasata con un profumato mazzo di lavanda in fiore, profumata, rilassante e cromaticamente perfetta...ho preso la mia decisione: sarebbe entrata a far parte del mio delicato biscottino. Il risultato mi ha entusiasmata, l'effetto saponetta assolutamente scongiurato e i biscottini tra un assaggio e l'altro sono spariti in un attimo. Il giorno dopo li ho rifatti e donati alla mia dolce cuginetta che non mi abbandona (quasi) mai e se li merita più di chiunque altro! Bacio Miki.
Ingredienti
250g di farina
1 uovo
100g di zucchero
120g di burro
fiori freschi di lavanda
Lavorare l'uovo con lo zucchero fino a raggiungere un composto soffice e spumoso. Aggiungere la farina e lavorare, aggiungere la lavanda e infine il burro freddo a pezzetti. Io come al solito faccio tutto con il mio robot. Porre l'impasto in frigo per mezz'ora. Tirare ad un'altezza di 2 centimetri e formare i biscottini, disporli su una teglia rivestita di carta forno, spolverare di zucchero e infornare a 180° per circa 20 minuti.

Ancora estate

lunedì 21 luglio 2008



Nonostante la mia cucina lacustre sia davvero molto carina e ben attrezzata capita che, essendo in vacanza, mi ritrovi molto più spesso a chiacchierare e gironzolare che a cucinare. Del resto l’estate è da godere all’aria aperta, fa bene al fisico e alla mente, perciò niente sensi di colpa! Oggi nessuna ricetta, ma la sorpresa di svelarmi un pochino...una fotografia al tramonto: sono io con i miei bimbi (peccato che il mio Gugli che è bellissimo si veda poco!). A seguire questo scritto, come al solito alla ricerca della felicità.
Grazie cara Anna, questo è un piccolo dono per te.

E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegna a vent'anni quando, come gladiatori, si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...La felicità non è quella che affannosamente si insegna credendo che l'amore sia tutto o niente...non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto"e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole e preziose...e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi.
E impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane.
E impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore.
E impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere nel cassetto e nel cuore sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bambino è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'è qualcosa di amorevole, felice, anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

Torta con albicocche fresche

martedì 15 luglio 2008


Che giornate meravigliose e spensierate. La leggerezza di vivere la quotidianità senza impegni e obblighi, sta diventando una pericolosa abitudine. Il desiderio di pace e quiete è ormai pienamente realizzato, a parte il famoso e dolce quesito posto dai miei bimbi urlanti a cui tanto auspicavo: “Mammaaa posso fare il bagnooo?”, che ormai è diventato un fastidioso incubo a tutte le ore del giorno! Incalzato dal secondo tormentone estivo, questa volta urlato da me: “Bambiniiiii, i compitiiiii!!”, al quale segue un fuggi fuggi generale! Pazienza, tanta pazienza. Ecco a parte questi piccoli "spazientimenti", tutto fila liscio e tranquillo in un’estate che a quanto pare, sia io sia chi mi sta intorno, non riusciremo a dimenticare facilmente! Dolce di oggi: torta con albicocche fresche. Ricetta di Bill Granger, buona fresca e assolutamente estiva.
Ingredienti
140g di farina
50g di zucchero
1 uovo
3 cucchiai di latte
85g di burro fuso
vaniglia
albicocche fresche
2 cucchiaini di lievito in polvere
copertura
40g di farina bianca
35g di zucchero
35g di burro freddo
Unire i una ciotola farina, zucchero, vaniglia e lievito. Unire l’uovo leggermente sbattuto, il burro fuso e il latte. Mescolare fino ad avere un composto uniforme. Trasferire in una tortiera rivestita di carta forno. Tagliare a metà le albicocche, privarle del nocciolo e disporle sull’impasto con la parte tagliata rivolta verso l’alto. Premerle leggermente. Per fare la copertura sbriciolare con le dita gli ingredienti fino ad ottenere un impasto che somigli a grosse briciole e spargerlo in modo uniforme sulla torta. Infornare a 180° per 30/40 minuti, fino a quando risulterà dorata.

Muffins al limone

lunedì 7 luglio 2008



Mi dispiace essere piuttosto latitante e non molto sollecita nella mia presenza sul blog e nelle visite ai blog preferiti, ma come ho spiegato nei commenti il mio collegamento internet vacanziero è un po’ ballerino, decisamente stressante e davvero imprevedibile. Si disconnette di continuo procurandomi un irritante nervosismo, cosa di cui non ho assolutamente bisogno! Cerco di placare la mia irritazione godendomi il panorama, i suoni della natura che mi circonda, i colori di una vegetazione che incanta e la compagnia di persone speciali (grazie Miki, grazie Stefi). Non da ultimo mi dedico ai dolci e dopo la piscina accolgo i miei bimbi e i loro amici con le ormai solite merendine rigeneranti con relativo cestino, annessi e connessi. Oggi muffins al limone (limoni del Garda, naturalmente), ricetta che prevede il latticello che qui sul lago ho finalmente trovato e non vedevo l’ora di utilizzare!
Ingredienti
300g di farina
3 cucchiaini di lievito
125g di zucchero
la scorza grattugiata di due limoni
185ml di latticello
2 uova leggermente sbattute
110g di burro fuso
Setacciare la farina, il lievito e lo zucchero in una grande ciotola, incorporare la scorza di limone e fare una fontana al centro. In una ciotola unire il latticello e le uova, versare nella fontana e amalgamare gli ingredienti senza lavorare troppo, l’impasto deve risultare grumoso. Distribuire il composto negli stampini da muffins ricoperti con dei pirottini di carta. Cuocere a 200° per 15/20 minuti.




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